Raccolta ed essicazione della canapa

Se la coltivazione è finalizzata alla produzione di fibra, la raccolta comincia quando la fioritura delle piante maschili termina e inizia la caduta delle foglie.
Per molte persone il raccolto è il momento più entusiasmante ed appagante della coltivazione di cannabis.

Occorre vantare diversi segnali per essere sicuri che i fiori siano davvero pronti per essere raccolti. Ogni varietà di cannabis ha le sue linee guida che definiscono le tempistiche ottimali.
I ceppi di Indica sono pronti per essere raccolti dopo circa otto settimane di fioritura, mentre la Sativa giungono a maturazione  dieci settimane dopo la germinazione.

Per stabilire invece il momento ideale per raccoglie le infiorescenze di cannabis, occorre osservare da vicino il triconi o cristalli, ovvero le appendici tondeggianti che crescono sui rigai contenenti sostanze preziose, in particolare il CBD da cui si ottiene il celebre e prezioso olio, cristalli ed altre tipologie di prodotti ad uso cosmetico.

Una volta raccolte le piante si procede alle varie fasi della pulizia.
La prima cosa da fare è separare i rami dai fiori, per farlo ci vengono in aiuto i “destemmers” (diraspatrici) un apposito strumento che sostituisce il lavoro manuale effettuato con le forbici e consente di pulire grandi quantità di canapa in modo semplice  e veloce.
La seconda fase invece, prevede una pulizia più accurata, la rifinitura dei fiori che viene fatta con il trimmer e può essere effettuata subito, a fresco o a umido, oppure successivamente a secco.
Con la tecnica a fresco la pulizia delle piante e dei fiori avviene prima dell’essiccazione, mentre la pulizia a secco consiste nel seccare le piante con tutte le foglie e rimuovere queste ultime solo successivamente quando i rami saranno secchi.

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